17 ottobre 2013

Alle mie figlie

Attraverso attimi in cui il tutto diventa insignificante.... 
Lo smarrimento prende il sopravvento e mi trascina in spazi lontani e sconosciuti....
Sogno allora una mano tesa, la mano improbabile che implorava un lontano bambino.
Una carezza come antidoto per curare il morso del dolore......
Ma poi mi sveglio e caccio il fantasma, lo smarrimento si scioglie e diventa linfa per le mie radici non profonde, ma solide, osservo i frutti del mio albero e in un attimo........ Esisto.


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