29 gennaio 2010

Strummolo siciliano


Strummolo è uno dei tanti nomi della trottola, che è uno dei più antichi e diffusi strumenti di gioco. Esemplari di trottole sono stati rinvenuti negli scavi dell’antica Troia, a Pompei, in alcune tombe etrusche, in Cina, in Giappone e in Corea. In Sicilia è tuttora dif fuso il gioco dell’Appuzzatu. Il campo è costituito da due linee parallele tracciate a circa dieci metri di distanza su terra battuta. I concorrenti (quattro o cinque) eseguono una conta per stabilire chi è l’Appuzzatu (letteralmente: “caduto nel pozzo”), cioè chi deve collocare la propria trottola in una buchetta in corrispondenza di una delle due linee del campo. L’Appuzzatu ha anche il compito di far rispettare le regole ai giocatori. Ogni concorrente deve colpire la trottola nella buchetta con la propria o arrivarvi a distanza non superiore a un palmo di mano. Se uno strummolo non compie un suf ficiente numero di giri e si ferma subito dopo il lancio, il giocatore viene punito prendendo il posto dell’Appuzzatu. Chi va fuori campo deve prendere la propria trottola in rotazione sul palmo della mano e passarla sull’altro palmo rimettendola poi in gioco senza farla fermare. La tradizione prevedeva che alla fine si distruggesse la trottola del perdente: ogni giocatore la colpiva dieci volte con la punta ferrata della propria trottola.

27 gennaio 2010


Without freedom of choice there is no creativity.
Without creativity, there is no life.
Roberto Puccianti

26 gennaio 2010


"Avevo capito che rinunciare a se stessi, non amarsi è come sbagliare a chiudere il primo bottone della camicia. Tutti gli altri poi sono sbagliati di conseguenza. Amarsi è l'unica certezza per riuscire ad amare davvero gli altri."

Fabio Volo

25 gennaio 2010

I giochi di strada



"Giocare è riappropriarsi degli storici spazi cittadini, per poter vivere la città attraverso il gioco, alla scoperta di divertimenti che vengono dal passato, alla ricerca di nuovi amici, nel centro storico cittadino o in vicoli e piazze dei quartieri ."

23 gennaio 2010

Con i miei colori


Dalla prossima settimana mi rimetto al lavoro.
Eccetto l'armadio per le bambole fatto su ordinazione, da dopo Natale non ho più toccato boccino (passatemi il termine pistoiese) e adesso penso proprio che dovrò ricominciare a creare qualche nuova trottola, magari inventandomi dei modelli alternativi, bizzarri.
Per adesso ho ben pulito l'ambiente di lavoro, ho spolverato e ben lubrificato i macchinari, ho affilato le lunghe sgorbie restituendole la lucentezza e l'affilatura originaria, ho raccolto e selezionato il frassino, da questa selezione dovranno nascere le mie trottole, ho cambiato le lame alla sega a nastro per ben tagliare scudi e spade.
Ho ordinato in un armadietto tutti i colori........Mi serviranno per dipingere le trottole, i colori mi serviranno per colorare gli scudi, mi serviranno per rallegrare il mio ed il vostro mondo.

Tutti noi cerchiamo i colori, ma non sempre lo sappiamo.....

22 gennaio 2010

Ciò che viene fatto per amore va sempre al di là del bene e del male.

Friedrich Wilhelm Nietzsche

16 gennaio 2010

In ogni bambino


In ogni bambino
c'è una scintilla di vita:
questo impulso verso
la crescita e lo sviluppo
fa parte di lui,
è qualcosa
con cui è nato e che lo
sollecita ad andare
avanti
in modi che non
dobbiamo nemmeno
cercare di capire.

14 gennaio 2010

Per la morte di Cino da Pistoia


Di Francesco Petrarca

Piangete, donne, et con voi pianga Amore;
piangete, amanti, per ciascun paese,
poi ch'è morto collui che tutto intese
in farvi, mentre visse, al mondo honore.
Io per me prego il mio acerbo dolore,
non sian da lui le lagrime contese,
et mi sia di sospir' tanto cortese,
quanto bisogna a disfogare il core.
Piangan le rime anchor, piangano i versi,
perché 'l nostro amoroso messer Cino
novellamente s'è da noi partito.
Pianga Pistoia, e i citadin perversi
che perduto ànno sí dolce vicino;
et rallegresi il cielo, ov'ello è gito.

13 gennaio 2010

Gente di Pistoia: Cino da Pistoia


Nato a Pistoia intorno al 1270, Cino conseguì nel 1292 a Bologna la laurea in diritto ed esercitò a lungo l’attività professionale, divenendo uno dei più illustri giuristi del suo tempo. Fu legato, almeno fino ai primi anni del Trecento, da profonda amicizia a Dante che lo cita nel De vulgari eloquentia come il poeta della dolcezza. I due uniti dal comune destino dell’esilio, anche se quello di Cino fu assai più breve, tennero una fitta corrispondenza poetica, ma il silenzio di Dante nella Commedia fa supporre che il loro rapporto andò deteriorandosi, se non sul piano personale, almeno su quello poetico. Il suo canzoniere comprende venti canzoni, undici ballate e ben centotrentaquattro sonetti, più una serie di rime a lui attribuite, ma della cui paternità non si è ancora certi.

Epigono dello stilnovo, precursore del Petrarca , anello di congiunzione e mediatore fra l’esperienza ancora duecentesca dello stilnovo e la lirica d’amore del Trecento, così Cino è stato definito da coloro che hanno studiato la sua produzione poetica di gran lunga la più estesa fra gli stilnovisti, se si esclude l’amico Dante. Il contributo originale della sua poesia, segnata in larga misura dall’esperienza dantesca e cavalcantiana, risiede nello stile dolce e musicale e nel tono malinconico ed elegiaco con il quale il pistoiese canta la lontananza dall’amata e il ricordo dei tempi felici. La sua poesia, meno selezionata rispetto all’esperienza del Dante stilnovista e quindi più compromessa con la tradizione provenzale e siciliana, piacque particolarmente a Petrarca, che la utilizzò ampiamente come repertorio di materiali poetici e di motivi.

Tratto da L'invenzione letteraria
di S. Re, L. Simoni

11 gennaio 2010

Armadio per bambole stile My Doll


>Armadio per le bambole in legno massello di frassino. Le parti dell'armadio sono incastrate e successivamente incollate.
La superficie del mobiletto è stata decapata con colore rosa di fondo e avorio veneziano come finitura.
La finitura è ad acrilico trasparente.
All'interno dell'armadio ci sono tre gruccette anch'esse di legno.
Misure L 46 x H 65 x P 32 cm





10 gennaio 2010

Vento d'inverno


E’ arrivato improvviso il vento
in giro è tutto un gran fermento
la nebbia subito se l’è squagliata
fuggendo via tutta spaventata
ogni albero invece festoso oscilla
pur tutto spoglio risplende e brilla
alle foglie scoppia la voglia di giocare
un allegro girotondo si mettono a fare
a frotte si rincorrono qua e là per le strade
attraversando il paese in tutte le contrade
poi il vento prima che finisca il giorno
raccoglie le foglie vicino a sé intorno
ad una ad una amorevolmente le saluta
per ultima quella dal ramo non ancor caduta
rispunterete verdi - dice - sugli alberi in primavera
vedrete che ancora una volta il miracolo si avvera!

09 gennaio 2010

Un bambino al mare


Conosco un bambino così povero
che non ha mai veduto il mare:

a Ferragosto lo vado a prendere,
in treno a Ostia lo voglio portare.

Ecco, guarda- gli dirò-
Questo è il mare, pigliane un po’!-

Col suo secchiello, fra tanta gente,
potrà rubarne poco o niente:

ma con gli occhi che sbarrerà
il mare intero prenderà.

06 gennaio 2010

No Fiabesque, no party, ma tanti progetti



Oggi non sarò a Fiabesque, purtroppo il meteo non è favorevole.
Starò a casa, andrò a vedere le fasi finali di un torneo di pallavolo under 16 in Valdinievole, in una squadra semifinalista in cui gioca mia figlia.
Fine stagione, si riparte a Febbraio Marzo a Pisa e Firenze. Nel frattempo terminerò la "Collezione Vintage" di trottole e preparero un nuovo modello di spada di legno e nuovi stemmi da riprodurre sugli scudi.
E' inoltre in cantiere un progetto espositivo di trottole e quadri presso gallerie d'arte ancora da definire.
Quest'anno vorrei inoltre partecipare ad eventi importanti come ad esempio "Mercantia" di Certaldo, "Effetto Venezia" di Livorno, "Porretta Soul", "Assedio alla Villa" di Poggio a Caiano eccetra eccetra eccetra.
Per inviti o suggerimenti contattatemi .

02 gennaio 2010

Un anno di trottole



Scusate per l'assenza, ormai i miei noti problemi con l'ADSL sono divenuti problemi quotidiani.
Nel frattempo è trascorso un anno, un tempo breve, ma completo per fare dei bilanci, i soliti e quasi ovvi bilanci di fine anno.
Io non ho trascorso un anno particolarmente fantastico, ho alternato momenti di difficoltà ad attimi di serenità e sono stati questi improvvisi sbalzi di umore che mi hanno immerso in un leggero stato di frustrazione costante e continuativo.
Mi sembra di aver ripercorso le tappe dei poeti maledetti, in questo anno ho lottato contro molti conformismi privi di significato, mi sono ribellato alle catene culturali che la nostra società impone, ho cercato nuovi significati, nuove essenze, l'indispensabile.
Tutto questo ha prodotto inquietudine, riflessioni profonde ma dolorose, fughe e molto spesso ho dovuto leccarmi le ferite da solo perchè in realtà, dopo 43 anni di vita, non ho ancora imparato a "chiedere aiuto".
La nostra cultura ci suggerisce come i 40 anni di vita di una persona siano sinonimo di equilibrio interiore, affermazione esterna e di realizzazione personale..........
Io sono out da tutto questo......

".........Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite
E rischiarle in un colpo solo a testa e croce,
E perdere e ricominciare di nuovo dal principio
E non dire una parola sulla perdita..........

......Se riesci a occupare il minuto inesorabile
Dando valore a ogni minuto che passa,
Tua è la Terra e tutto ciò che è in essa........ "

E' per quest motivo che quest'anno ho creato tante belle trottole, tutte diverse, tutte seducenti, tutte vive.....

"Bisogna avere il Caos dentro per generare una stella danzante"

Ma io è proprio questo che cerco, è il caos che regola le cose che abbiamo attorno, perchè è eccitante scoprire l'infinita complessità che si cela dietro quel caos che mi travolge, mi sconvolge ed a volte mi lascia privo di difese...

Buon anno
Roberto Puccianti